Terzo incontro svoltosi il 25 e 26 marzo presso la scuola elementare di Tor Lupara.
In
questi 2 giorni, attraverso alcune attività ludiche abbiamo portato i
bambini verso l’immedesimazione, sperimentando emozioni simili a quelle che gli animali nei circhi e negli zoo si trovano a vivere. Abbiamo lavorato sulle emozioni negative
e positive che caratterizzano ogni essere senziente, ed abbiamo
riflettuto sulla facoltà di “scelta”, quel libero atto di volontà, che
implica una decisione di fronte a varie alternative. Scelta di cui gli
animali non liberi sono privi, perché obbligati dall’uomo in molteplici
circostanze e condizioni. In ultimo abbiamo inserito l’argomento dei
delfinari e degli acquari facendo capire ai bambini che gli animali
rinchiusi in quelle realtà non sono contenti e liberi, come molti di
loro invece credevano. Li immaginavano “felici”
semplicemente perché l’ambiente acquatico, seppur artificiale, associato
agli spettacoli “divertenti”, veniva percepito come un posto ideale in
cui vivere escludendo così la sofferenza, la costrizione e l’umiliazione alla quale gli animali sono forzatamente sottoposti.
Con
questo appuntamento il nostro corso in questa scuola si è concluso ed a
tutti porgiamo la domanda che, alla fine dell’incontro, ci ha rivolto
un bambino lasciandoci piacevolmente spiazzate e allo stesso tempo
soddisfatte del lavoro compiuto con loro.
“Ma non possono bastare gli spettacoli che ci offre la natura?”
domenica 30 marzo 2014
domenica 16 marzo 2014
Tor Lupara: "Educazione al rispetto degli Animali e dell'ambiente" 2° parte
Il 24 febbraio siamo tornate presso la scuola di Tor Lupara per il secondo appuntamento del progetto "Educazione al rispetto degli Animali e dell'ambiente" con
le 7 classi di IV elementare.In quest'occasione abbiamo proiettato
filmati che mostravano alcuni animali in diverse situazioni: è stato
significativo percepire il disagio dei bambini e il riflessivo silenzio
col quale hanno guardato alcune immagini che ritraevano l'evidente
sofferenza e tristezza degli animali reclusi nei circhi e negli zoo.
Entusiasmante al contempo è stato vedere la loro reazione durante
filmati che mostravano animali, alcuni provenienti dai laboratori di
vivisezione, altri dagli allevamenti di carne e latte altri ancora da
circhi/zoo, che dopo anni di segregazione acquistavano la libertà.
Differenti erano i comportamenti di questi animali che per la prima
volta annusavano l'odore dell'aria, camminavano sull'erba e vedevano la
luce del sole. Alcuni infatti mostravano evidente gioia, altri stupore
ed altri ancora timore dell'ignoto, di qualcosa che prima di allora
non si conosceva. Emozioni! E proprio su questo sentimento, con l'aiuto
delle insegnanti, abbiamo improntato il dialogo con i bambini. Ognuno
di loro riconosce nell'animale non umano gli stessi sentimenti e stati
di emotività che proviamo noi animali umani. Per questo motivo alcune
immagini hanno toccato il cuore dei bambini, portando molti di loro
alla commozione versando lacrime di gioia di fronte alle emozioni di
animali liberati. Hanno provato la capacità di apprendere appieno lo
stato d'animo altrui; hanno percepito la realtà, le esperienze e le
percezioni del mondo animale spostando il punto di vista da osservatore
esterno a protagonista capace di interiorizzare e immedesimarsi nei
sentimenti altrui. Su questa forma molto profonda di comprensione
dell'altro ci occuperemo anche nel terzo ed ultimo incontro.
To be continued....
To be continued....
sabato 15 marzo 2014
Valmontone: aggiornamenti migrazione rospi
Parallelamente alla migrazione dei rospi presso i Pratoni del Vivaro,
ci stiamo occupando anche di quella a Valmontone. Da anni infatti si
monitora un piccolo tratto di strada che interessa un ristorante sul cui
terreno c'è un laghetto e delle vasche per la pesca sportiva. Il
problema, oltre alle macchine che per fortuna, trattandosi di una
stradina secondaria sono poche, sono sempre state le suddette vasche.
Infatti, poichè i rospi sono attratti dall'acqua per la deposizione
delle uova, accadeva che, gettandosi nelle vasche, non riuscivano più a
risalire gli argini a causa delle pareti lisce e prive di appoggio e
venivano trovati morti lì dentro. Abbiamo parlato con il responsabile
del ristorante il quale, riconoscendo il pericolo, ha dotato di rete di
protezione il perimetro delle vasche in cemento affinchè nessun rospo
possa più caderci dentro. Ci ha inoltre garantito che vanno regolarmente
tutti gli anni nel loro lago, INDISTURBATI depongono le uova e dopo
alcuni giorni vanno via; dopo la schiusa delle uova e conseguente
metamorfosi anche i piccoli rospi si allontanano trasferendosi nella
campagna e nei boschi limitrofi.
Iscriviti a:
Post (Atom)