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tordo morto in un laccetto |
Una quindicina di volontari della
Lega per l’Abolizione della Caccia – L.A.C. ha condotto la diciasettesima campagna anti-bracconaggio nel Cagliaritano
che ha portato, nonostante giorni di tempo incerto, alla
neutralizzazione di più di
7 mila trappole per avifauna (
latziteddus, esattamente 2.047 lacci in
nylon e crine
posizionati sugli alberi, 1.084 lacci a scatto posizionati a terra,
oltre 4.000 armature in metallo” predisposte per il posizionamento dei
lacci da albero),
2 reti per l’uccellagione e ben
81 trappole per ungulati (
sos cropos, cavi d’acciaio per la cattura di cervi e cinghiali). Numerose le aree
battute, decine di
sentieri, nei boschi e nelle macchie mediterranee di
Capoterra, Uta, Assemini, Santadi, Sarroch,
in particolare nelle zone di Gutturu Mannu, Monti Mannu, S’Arcu de su
Schisorgiu, Poggio dei Pini, Rio S. Girolamo, Monte Arcosu.
trappola aerea avifauna
Sono stati liberati dalle trappole 1 Cinciarella (Cyanistes caeruleus) e 1 Fiorrancino (Regulus ignicapilla), mentre sono stati rinvenuti numerosi piccoli uccelli privi di vita: 1 Merlo (Turdus merula), 1 Cinciarella (Cyanistes caeruleus), 5 Pettirossi (Erithacus rubecola), 11 Tordi bottaccio (Turdus philomelos), 1 Fringuello (Fringilla coelebs).
In alcune occasioni sono stati trovati sul posto bracconieri, fra i quali – lungo la strada provinciale n. 1 “Capoterra – Santadi” – R.P., bracconiere già destinatario della misura di prevenzione “foglio
di via” e più volte segnalato all’Autorità giudiziaria per ipotesi di
reato ambientali.
trappola a terra “armata”
Negli stessi giorni sono state svolte “visite” presso i mercati cagliaritani di San Benedetto e di Via Quirra, per verificare la presenza di vendita abusiva di avifauna proveniente da attività illecite, fortunatamente senza alcun esito.
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avifauna uccisa dalle trappole |
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trappole trovate |
Il bracconaggio è un’attività illegale e distruttiva del patrimonio ambientale
(si stimano un centinaio di bracconieri “fissi” + circa duecento “occasionali” nella sola Capoterra). Il giro di affari è di sensibili dimensioni: basti pensare che una sola
griva (spiedo di 8 tordi,
de pillonis de tàccula)
costa al mercato illegale un centinaio di euro al dettaglio.
Tuttavia fra i principali “fruitori” finali del bracconaggio sembrano
proprio essere alcuni noti ristoranti del Cagliaritano. Da non tralasciare il controllo, nel periodo delle festività natalizie, dei mercati pubblici.
Dai riscontri anche diretti, tuttavia, il fenomeno del bracconaggio appare in sensibile diminuzione.
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