Ora concentratevi un pochino. Chiudete gli occhi e provate ad immaginare di essere un cavallo. Avete quattro zampe robuste e la gradazione della vostra sfera visiva è notevolmente aumentata. Tutto intorno a voi viene percepito in modo totalmente diverso dal solito. Tutto è estremamente più piccolo. Molte cose vi risulteranno impercettibili, molte altre notevolmente rilevanti. Le vostre narici incamerano tanta, tantissima aria, e contemporaneamente una miriade di odori che mai avreste potuto immaginare. Gli odori vi accendono i ricordi, ma non c'è tempo. Concentratevi sul vostro corpo. Ora avete una coda, quattro ginocchia, una bella pancia rotonda. Sentite la vostra schiena. Quanta forza. Sentite i muscoli. Contraeteli. Scalpitate un pò cercando di adattarvi al vostro nuovo corpo e di capire bene come funziona. In poco tempo sentirete la necessità di correre, di provare a volare. Di sentire il fruscìo dell'aria tagliata dalla vostra fronte. Provate ad immaginarvela l'aria. Coloratela con la vostra tinta preferita, datele il profumo che adorate e lanciatevici dentro. Immaginate la traiettoria che volete percorrere, e volate. Ora, e solo ora, potete capire quanto sia istintivo per un cavallo correre. Godere della propria velocità, tanto da immobilizzare tutto ciò che lo circonda. Ora fermatevi, se ci riuscite, e pensate sempre di dover correre ma in uno spazio così stretto da dimenticare l'esistenza di quell'aria, tanto profumata, tanto amata. Avete una maschera, un vestito troppo stretto, i vostri zoccoli sono ferrati e scomodi, qualcuno sopra di voi vi frusta, vi grida nelle orecchie e i loro tacchi vi entrano nella pancia. Attorno a voi, altri come voi. Atterriti, nervosi, drogati, agitati, sconvolti, reclusi. Dovete correre ora. Finalmente. Se sarete abbastanza bravi riuscirete ad immaginare quell'aria profumata e colorata, prima di lanciarvi a peso morto in una curva che il vostro istinto non conosce, prima di lanciarvi da un filo teso a duecento metri di altezza.terrAnomala

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