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Questo fine settimana abbiamo perlustrato le zone boschive limitrofe ai Monti Lucretili, un'area a noi nota da tempo per il bracconaggio dei cinghiali. Dopo aver percorso diversi sentieri, ne abbiamo attraversato uno non molto battuto e proprio lì abbiamo trovato un numero esiguo di lacci per cinghiali ma tutti armati, cioè pronti a catturare. I lacci metallici sono delle trappole "a cappio" tanto semplici quanto spietate: vengono nascoste tra rami e sterpaglie, di solito tra due alberi, e quando l'animale (qualunque animale) ci passa in mezzo resta incastrato (il più delle volte dalla testa) e più tenta di liberarsi più il cappio stringe. Gli animali che finiscono in queste trappole muoiono di stenti o di asfissia dopo ore di sofferenza.
Resi inattivi i lacci, abbiamo poi proceduto alla segnalazione agli organi competenti.