Testo della petizione:
Questo "importantissimo" palio era stato sospeso negli anni '60 ed è stato ripristinato 10 anni fa, in nome della tradizione. Durante il palio, gli asini devono percorrere circa 200 metri in salita con, sulla schiena, un uomo il cui scopo è quello di rompere un vaso alla fine del percorso. Ovviamente tutto ciò che ne deriva (farina, cocci rotti, caramelle e quant'altro) finisce sulla testa e negli occhi dell'asino.Molte città italiane, durante le proprie feste, hanno scelto di smettere di sfruttare individui non umani, dimostrando un maggior senso di civiltà e di rispetto verso la sofferenza animale.
Sarebbe molto più GIUSTO, MATURO E DIVERTENTE proporre gare tra squadre formate da esseri umani, che meriterebbero la vittoria contando solo sulle proprie forze e non su quelle di un animale innocente, sulla propria tecnica anziché sulla sofferenza di qualcuno a cui la partecipazione non è stata chiesta ma IMPOSTA.
Pertanto con questa petizione
I SOTTOSCRITTI CITTADINI,
fermamente convinti che ogni essere senziente debba poter essere libero di vivere secondo la propria natura, e non sottomesso ad alcuna forma di sfruttamento e quindi di maltrattamento,
CHIEDONO AL COMUNE DI ARICCIA
che continui la tradizione del palio senza l'utilizzo di asini e di nessun altro tipo di animale, proponendo quindi di prendere ad esempio numerose altre città che hanno già organizzato gare alternative i cui unici partecipanti sono esseri umani.